NUOVE   SOSTAnze





L'architettura rivolge lontano il proprio sguardo e non più ingabbiata da limiti fisici sembra liberarsi da ogni costruzione mentale.A volte sembra scordare di essere nata sotto le leggi della gravita',nata per essere oggetto immobile.
Rivendica ferocemente , nella sua attivita' continua di modifica ,la tensione verso l'ambiente esterno ,la conquista dello "spazio di mezzo".
Le scienze sociali non concepiscono più la storia come se stessimo avanzando in una scala lineare del progresso ma considerano che ci muoviamo sul piano orizzontale esplorando diverse aree in uno stato di eccessiva solidificazione nel bisogno di organizzare sistemi piu' fluidi e flessibili.
L'architettura è una scienza che ha bisogno  di caricarsi di informazione usabile architettonicamente  per  creare oggetti costruibili.
L'architettura si spinge su  filoni che  toccano e divergono da un mondo  naturale ,uno schizzando in visioni futuristiche e oniriche compiacendosi delle leggi di natura , adattandosi e penetrando la sostanza del mondo, l'altro che la ricerca più romanticamente recuperandola in modo creativo,lasciando che esploda selvaggia nelle proprie creazioni.
L'architettura nella rivoluzione informatica può manifestarsi tramite metafore,simboli ,icone in modo piu' o meno intellettualistico o anche dichiararsi violentemente in creazioni virtuali,cybernetiche sottoforma di carapaci volanti ,forme involute ,blob trasparenti dettati da leggi matematiche e fisiche ,legittimando la loro natura improbabile con algoritmi e frattali.
UNO dei pionieri di "architetture estreme " e'  MARCOS  NOVAK  ,il suo lavoro  fertile  costa di architetture  virtuali e temi cruciali per quegli architetti interessati alla cYberteoria .
 
 

MARCOS NOVAK ....ossia "sulla rivoluzione informatica"


"il CYberspace  è architettura e ha un'architettura e contiene un'architettura ".
La nuova  liquidita' del virtuale e' in un oggetto composto tramite algoritmi ,condizionato da un programma che genera genotipi.
"Concepiamo algoritmicamente (morphogenesis ) e numericamente ,roboticamente (new-tectonis),abitiamo interattivamente (spazio intelligente ),telecomunichiamo  istantaneamente ,siamo informatizzati in immersione (architettura liquida),socializziamo non localmente (dominio pubblico non locale ) e rovesciamo virtualità (trans-architetture),presupponiamo una nuova soft-Babilonia "  -NOVAK-
UNA  nuova posizione d'avanguardia che presuppone che la nostra paletta architettonica digitalizzata ci sta conducendo a creare una città situazionista cablata mentre noi lottiamo con alcuni spostamenti  massicci di paradigma che la nostra epoca deve affrontare e affronterà.
Come noi  tutti sappiamo la definizione ,le discipline,le istituzioni  sono diventate instabili  ed inadeguate ed ovunque ci sono rivoluzioni delle strutture che riguardano il mondo.Questi cambiamenti non sono senza forma ,sono caratterizzati dagli aspetti del cambiamento metamorfico ,agglomerati sotto il prefisso "trans" : tras-mutazione ,tasgressione  ecc...





D'ECOI

La sensuale ,fluida forma del progetto  richiama e trova la forma nell'esperimento ,in metodi per i quali la forma si autodefinisce derivando dal softwere di matematica e ingegneria 3D  una serie di forze agenti su una superficie elastica . Il gruppo D'ECOI  che opera a Parigi e a Londra  esplora il potenziale della  nuova tecnologia  in un contesto architettonico , le forme sono generate da una serie di formule che catturano la traccia di un differenziale curvo disegnato su un solido rotante.
Le superfici sono matematicamente definite anche nel foyer  del teatro -ippodromo a  Birmingham dove "dinamicamente " sono mosse da pistoni  che possono estendersi verso l'alto  3 volte al secondo in risposta agli stimoli  elettronici dell'ambiente circostante : movimento , suono , luce.
La base di pistoni pneumatici  "dynamic terrains " generano oscillazioni con calcoli in tempo reale-




 

(......ovvero "sulla comunicazione")

In particolare ho scovato 2 musei ricchi di tensione innovativa  che confermano sempre più la relatività dello spazio,nel primo esempio è relativo il fatto di "stare" nel museo ,nel secondo è relativo il concetto di "come" fruire il museo,gli spazi,le forme ,l'interno.l'esterno......

       IL GUGGENHEIM VIRTUAL MUSEU
 

Muovendo rapidamente il suo percorso  e curvando al di là di ogni immaginazione indica una strada per una architettura verso l'elettrosfera .
Attraverso modelli al computer e tecniche morphing  per allungare e disegnare  forme ,  il gruppo ASYMPTOTE ARCHITECTURE  estende la cultura del consumatore  e la sua immaginazione  in assemblaggi senza giunture che sembrano adatte al mondo fluttuante di informazione e di seducente propaganda pubblicitaria .
La loro architettura come genere  di scrittura che evoca mondi impossibili e implica l'assenza di umanità.
I loro allievi portano avanti forme che esistono solo nel regno digitale :le loro forme turbinanti implicano spazi molto al di là di ciò che è possibile costruire con i materiali tradizionali .
IL GUGGENHEIM VIRTUAL MUSEUM ,un 'entità spaziale navigabile in 3D su Internet ,consiste in varie parti come componenti interattive in tempo reale installate in ciascuno dei locali del virtual museum.
 
 
 

       VITTORIA & ALB ERT MUSEUM , London

La natura del  Progetto-Spirale  è costituita da una singola parete lunga 500 m e alta 20m  che si avvita attorno a se stessa in 22 pliche ,la parete  si piega  e porta i pesi dei solai ed il modello 3D aiuta a calcolare le tensioni generate dai materiali dell'architettura e aiuta a determinare la sequenza di costruzione.
Anche questo è un esempio di "SPAZIO SISTEMA" in cui la bellezza,dinamicità ,il corpo dello spazio interno travolge come in un 'esplosione quello esterno.
Questi spazi paranoici mi sembrano potersi collegare alle suggestioni  di Escher che individua una nuova prospettiva per lo spazio cubico pieno nella "casa di scale" ,un reticolato prospettico dominato da nuove leggi ,curvo anch'esso e fluido.Mi ricollegano alla relatività del salire  del Victoria & Albert museum.
Mentre i "nodi" e le "strisce di Moebius II",in cui Escher tenta di trovare una forma che sia chiaramente visibile sia all'interno che all'esterno del solido,mi richiamano alla mente gli studi di forme 3D del gruppo D'ECOI e Asymptote.La striscia di Moebius dal punto di vista matematico ha strane peculiarità e fu per Escher una sfida: infatti sottoposta a una semitorsione può essere tagliata secondo la lunghezza senza che si scinda in due anelli e possiede solo una faccia con un solo margine.
 
 

                     esher-  striscia di moebius II   &    nodi

                                                          escher- casa di scale,litografia 1951
 
 
 




 

      ( ovvero............."SUL PAESAGGIO")

L'uomo vuole riscattare il suo debito con la natura ,maltrattata ,sporcata,accantonata,messa a contorno del paesaggio antropomorfizzato .
Ma come l'artista CRISTHO fa notare ai cittadini Parigini e Berlinesi che ci si accorge dei propri monumenti solo quando non si mostrano più alla vista ,celati da immensi veli che li avvolgono ,cosi' quando nelle citta' occidentali viene a mancare il monumento manifesto della natura ,ossia l'albero e il verde, si riapre il dibattito di come reinserirli nello spazio urbano .

E se ai più parlare di frattali ,onde d'urto,fluidità recuperate da fenomeni naturali ,controllabili ,sembra esercizio filosofico ,ecco sorgere delle oasi virtuali e non che ci restituiscono "ossigeno":
 

 Expo 2000.hanover                                                              Paesaggio con edifici-montagne  e nuove forme
    MVRDV                                                                             non euclidee   basate sulla natura possono essere
                                                                                               create con geometrie frattali per rendere abitabile
                                                                                               il mondo.   V.Guallard